Leo Ortolani | Romics

Leo Ortolani

Romics d’Oro della III edizione

Che i genitori dei tanti ragazzi che amano leggere tanti fumetti lo sappiano: c’è chi grazie a questa sua passione sta per ricevere, peraltro quasi giovanissimo, uno dei più prestigiosi premi del settore. Leo Ortolani, pisano di nascita e parmense d’adozione, è stato per anni un lettore accanito di fumetti, dai quali ha appreso le regole della narrazione, della costruzione dei personaggi, del ritmo, delle pause, della tensione. Successivamente ha capito come poteva distruggerle attraverso un personaggio che fosse il contrario di ciò che avrebbe dovuto essere: Rat-man, il più grande successo del fumetto italiano nell’ultimo decennio, vorrebbe essere un supereroe. Peccato però che non abbia nessuna qualità per esserlo. Ortolani lo sa e lo lascia fare, mostrandoci la più divertente delle facce dell’idiozia, quella che si inserisce tra le pieghe dei miti, quella che si va a scontrare con l’Uomo Ragno o con gli X-Men, con 007 o con Star Trek, con tutti quei personaggi che nel mondo dell’avventura sanno come comportarsi, come comportarsi quando sono in difficoltà e come uscirne fuori. Rat-man sa solo rimediare brutte figure ma ha comunque una qualità invidiabile: non si arrende mai, è cocciuto come solo un personaggio di Ortolani può essere. E anche il suo autore lo è stato, andando a cercare per anni la libertà di poter lavorare su questo personaggio che gli scatenava la fantasia e, a forza di tentativi con gli editori e piccoli ma significativi successi con pubblicazioni autofinanziate, ha costruito il suo pubblico e la fiducia di un editore vero.